Your browser does not support JavaScript! Letychicche: Vengo anch'io! No, tu no.

Vengo anch'io! No, tu no.


Oggi vorrei condividere con voi tutte un bellissimo articolo scritto da Morna
sul sito "50 sfumature di mamma" intitolato: "Escluso dalla festa di compleanno".

Vi invito a leggerlo e a riflettere....fa molto pensare.




Escluso alla festa di compleanno

Le feste di compleanno sono croce e delizia di chiunque abbia figli che vanno a scuola (materna o elementare che sia).
Vi avevo raccontato qui le mie prime esperienze ormai due anni fa.
L'anno scorso abbiamo avuto pochissime feste. Forse una sola. A qualcuna non sono potuta andare, ma inviti ne abbiamo ricevuti davvero due o tre per Mirtillo, nessuno al nido.

Non mi sono certo disperata, non amo particolarmente queste feste, un po' perché difficilmente riesco a partecipare durante la settimana (e qui sono SEMPRE durante la settimana...) un po' perchè, lo ammetto, mi sento sempre un pesce fuor d'acqua.


Comunque, posso dire che è centomila volte meglio avere troppi inviti, doversi organizzare, o dover deludere il piccino dicendo che non si può proprio partecipare piuttosto che... non essere invitati.

Ora, sul punto CHI INVITARE ALLA FESTA ho sempre assistito ad accesi se non violenti dibattiti tra le mamme, nei vari gruppi o forum.

Ci sono sostanzialmente tre fazioni:
1. si invita sempre e comunque tutta la classe
2. sceglie il festeggiato chi invitare e chi no
3. si invitano solo gli amici più stretti, non più di 4 o 5 

Io personalmente, approvo solo la prima e la terza opzione. 

La prima, mi rendo conto, crea non pochi problemi organizzativi, ed è uno dei motivi per cui non ho mai organizzato una "vera" festa di compleanno per i miei sfortunati figli (almeno ho la scusa che li compiono entrambi in agosto....): su una classe di 15/20 bambini invitare tutti può voler dire avere dai 5 ai 50 ospiti, scoprendolo spesso solo il giorno stesso. Infatti possono partecipare in pochissimi come pure potrebbero venire tutti o quasi, e accompagnati dai genitori e dai fratelli. 
Non tutti poi hanno la gentilezza di rispondere per tempo, creando così non pochi problmei organizzativi: devo preparare da mangiare per 10 o per 50? Perchè un pochino mi cambia eh... Quindi, finora ho optato per feste all'ultimo secondo, invitando i bimbi vicini di casa e agli altri amichetti, e trovandomi quindi con festicciole con giusto 3 o 4 bimbi, che è già un successo considerando che le feste sono praticamente a ferragosto.

Quanto alla terza "fazione", non porrebbe a prima vista grossi problemi: ovviamente si deve avere la delicatezza di invitare i bambini fuori dall'ambiente scolastico, ed evitare quindi bigliettini distribuiti in classe.  Tuttavia, pur essendo invitati giusto i 3 o 4 amichetti, si deve tenere conto che con ogni probabilità si scontenta qualcuno. Ci sarà quasi di sicuro il bimbo che è convinto di essere un grande amico di vostro figlio e sentendosi escluso ne soffrirà. I bimbi poi chiacchierano molto, è impensabile credere che la notizia non trapeli, anche se avete avuto l'accortezza di telefonare alla mamma e non consegnare l'invito a scuola. Però mi rendo conto che spesso non ci sono alternative: non tutti possono permettersi di affittare una sala e quindi una festicciola in casa (tra l'altro quelle che preferisco) non possono che essere più intime. Ma mi raccomando, delicatezza delicatezza delicatezza!

Quanto alla seconda fazione, l'avrete capito, io mi sono sempre"ferocemente" battuta contro questa prassi. Spesso sento le mamme giustificarsi con un atteggiamento libertario: è la festa di mio figlio ci manca anche che lo obblighi a invitare qualcuno che gli sta antipatico.
Beh, per come la vedo io, anche sì. 
O si dà al figlio  l'opzione 3 (inviti solo Marco, Giovanni e Luigi, che frequenti sempre anche dopo la scuola) oppure si invitano tutti. Per me è impensabile lasciare ad un bimbo di 6 anni la decisione su cosa è giusto e cosa sbagliato (perchè escludere dei bambini per me è indiscutibilmente sbagliato, posto che vengono in gioco i sentimenti dei più piccoli, con ferite che possono segnare a lungo), il genitore deve essere una guida non uno spettatore delle scelte del figlio, in nome di un mal attuato principio di "libera determinazione del bambino". La libera determinazione la si userà per altri ambiti, per lo sport da scegliere, per il corso di musica, per quello che vi pare, ma mai quando si possono ferire altri bambini. Perchè, ovviamente, è questo che succederà ai 4 o 5 malcapitati che verranno tagliati fuori (quando, peggio ancora, non sono solo uno o due..). Che un genitore avvalli queste pratiche, mi lascia francamente basita.

E lo dico  a maggior ragione adesso, visto che mi è appena capitato, con estremo sconcerto mio e grande imbarazzo e delusione di Mirtillo.

Ebbene sì, ieri, giorno in cui riesco a prenderlo a scuola alle tre e mezza, mi chiede di poter andare al parco in bici. Noto che, stranamente, non chiede ai suoi amici se si fermeranno. Penso che abbiano litigato e mi propongo di indagare con tatto.
Arrivo a casa, a pochi minuti a piedi dalla scuola, e mentre prendo la bici vedo scendere dalla strada una frotta di bambini, una quindicina circa -tra cui tutti gli amichetti di Mirtillo-, tutti festanti e con i regali in mano, che si dirigono... esattamente nella casa a fianco la mia. Del tipo che la mia finestra dà sul loro giardino. Il festeggiato ha la stessa età del mio e, pur non frequentando la stessa sezione, si vedono anche fuori da scuola, visto che abitiamo a 2 metri di distanza.

Ma Mirtillo non è stato invitato. C'era l'amichetto del piano di sopra, la bimba che abita di fronte a casa, tutti gli amichetti di scuola, e lui no.


Quando li vede arrivare, mi dice tutto imbarazzato "sai Tizio fa la festa oggi, ma io non sono invitato".
Si vergognava da morire a dirmelo, si capiva che avrebbe fatto volentieri a meno (infatti lo sapeva da giorni, ma non me l'aveva detto) e mi ha letteralmente spezzato il cuore.
Mi chiede perchè lui non sia stato invitato. Gli rispondo che non lo so, che mi dispiace molto e immagino che lui ci sia rimasto male, ma che credo sia perchè ha invitato solo i bimbi della sua classe, e non quelli dell'altra sezione (in realtà fremevo di rabbia perchè, anche ammesso che la scusa reggesse, non puoi non invitare il tuo amico che abita a 1 metro da casa tua...) .

Lui pare convinto della risposta, saliamo in casa, dove ovviamente si sente tutto il baccano, le grida e le risate dei bambini che giocano sotto il nostro naso.
Vi giuro che è stato così umiliante che mi sono messa a piangere dal dispiacere.

Lui poverino sentiva le voci e diceva: "ma mamma, c'è anche Caio, lui è in classe con me!! Allora non è vero che ha invitato solo la sua sezione!!".
Ad un certo punto, non sapendo più che cosa rispondergli, gli ho consigliato di chiedere direttamente al festeggiato, l'indomani. Non so se ho fatto bene. In ogni caso stasera magari ne saprò di più.

Siamo usciti e siamo stati un po' al parco, dove c'erano altri due bimbi evidentemente esclusi quanto il mio. Dopo, non potendo tornare a casa ad ascoltare la festa, non ho potuto fare altro che prendere e andare a farci un giro per il resto del pomeriggio.

Non ho idea del perchè sia stato escluso: con quel bimbo va d'accordo, si cercano, si chiamano e chiacchierano dalla finestra. Ho pensato che la mamma ce l'abbia con me per qualche oscuro motivo, ma anche fosse, le antipatie dei grandi possono essere così importanti da umiliare così un bambino? 

Anche fossero stati invitati solo i bimbi dell'altra classe (ci sono due sezioni), dal momento che lui è uno "della banda", che tutti gli altri erano presenti e che, soprattutto, abita giusto lì a 1 metro, credo che l'invito dovesse essere esteso anche a lui...
Capirei se la festa fosse in una sala, al mcDonald, dove si vuole ma... sotto casa?? Dove lui li vedeva dalla finestra?? O, quantomeno, avrei gradito un sms per avvisarmi che si sarebbe tenuta la festa ma che era destinata solo alla classe. Allora avrei capito e avrei potuto prepararlo adeguatamente.

In ogni caso, è stata la prima grande delusione del mio Mirtillo. E mia, da mamma. Spero non abbia grandi strascichi, lui poi mi sembrava sereno (io molto meno, lo ammetto), anche se ho notato che non ne voleva parlare più di tanto. In particolare, mi ha preoccupato capire che lo sapeva da qualche giorno, ma non ha avuto il coraggio di dirmelo, fino a che non è stato costretto perchè mi son trovata davanti tutti i bimbi che arrivavano in massa.

Vi racconto questo sia per avere, come sempre, le vostre preziosissime opinioni in merito, sia perchè spero che qualche mamma che segue "la fazione due" possa rendersi conto di quanto possono soffrire gli esclusi, e magari rivalutare le proprie convinzioni.

PS: se incontro la mamma, cosa che succederà visto che abitiamo vicinissime, le devo chiedere qualcosa??

PS2: aggiornamento tra i commenti


Il link originale e' il seguente:

http://www.50sfumaturedimamma.com/2014/10/escluso-alla-festa-di-compleanno.html


PS Morna sei stata veramente brava a scrivere questo meraviglioso articolo......